Anche quest’estate è arrivato il momento di staccare totalmente la spina e rilassarsi un pò per qualche giorno. Niente mete esotiche, niente viaggi all’estero, niente città d’arte sovraffollate, niente città di mare piene di isterici balneanti ma semplicemente la tranquillità di un piccolo paesino di montagna di neanche mille abitanti. Ormai è da un anno che manco dal mio paesino adottivo e la mancanza incomincia a farsi sentire. Ma ancora poche ore e finalmente sarò sulla strada per Noepoli.
Non ha niente di speciale anche se è un posto semplicemente unico. E’ un piccolo paesino lucano, disteso sul cucuzzolo di una collina nella Val Sarmento all’interno del Parco Nazionale di Pollino che si presta molto al paese descritto da Josè Feliciano nella canzone “Che sarà“. E’ il paese dove è nato mio padre ormai 54 anni fa. Un paese che fra le sue infinite contraddizioni con il suo mix di ricordi e affetti e la sua tranquillità paradisiaca è un vero toccasana per disintossicarsi dalla frenesia di tutti i giorni e per rilassarsi a contatto con una natura per certi versi ancora primitiva ed intatta.
Con la testa sono praticamente già partito da qualche giorno anche se sono nel pieno dei preparativi e spero proprio di non dimenticarmi nulla: anche se l’intento è quello di portarmi dietro il minimo indispensabile per questi pochi giorni alla fine come al solito nelle vari valige, borse e zaini regnerà sovrano il superfluo. Ma che ci volete fare… quando uno è abituato a portarsi dietro anche la casa negli spostamenti è difficile cambiare così di colpo a 23 anni. D’altronde sono anche le circostanze e le esperienze passate che richiedono di essere pronti a tutto.
Quando fai i tuoi 1000 chilometri per recarti in un posto a 700 metri circa sul livello del mare dove le condizioni climatiche incontrate in passato sono state le più disparate dal caldo afoso al freddo polare per passare da temperature primaverili a giornate uggiose ed autunnali, allora è logico portarsi dietro un pò di tutto per essere pronti a qualsiasi evenienza. Se a questo ci aggiungete l’estrema vicinanza al mare, mi sembra che le scusanti per portarsi dietro mezza casa ci siano tutte.
Riepilogando domani parto e mi porto dietro mezza casa. Parto per un posto ai confini del mondo anche se tutto sommato dietro l’angolo dove trovare una connessione ad internet sarà quasi impossibile e navigare col GPRS per costi e scomodità varie mi sembra del tutto evitabile. Non ho lasciato il blog in mano a nessun tenutario e a meno di spiriti maligni e presenze diaboliche nascoste dietro l’angolo, su questi schermi ci rivediamo il 23 agosto.
Davide
3 risposte su “Noepoli sto arrivando. Ci rivediamo il 23 agosto.”
Noepoli è un paese piccolo pero’ ci trovi tutto quello che serve per sentirti bene: tranquillita’, aria sana, acqua senza cloro e tanta gente che ti offre gentilezza,cortesia allegria e sincerita’ VIVA NOEPOLI il cuore della lucania
[…] purtroppo le mie finanze non me lo permettono (ancora) ma in quel di Noepoli. Vi ricordate di Noepoli vero? Bene anche per queste brevi vacanze pasquali in famiglia abbiamo optato per la tranquillità […]
Buone vacanze! Carino anche il nuovo template!