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La Fine del Tempo delle Mele

Non mi piace fare commenti a caldo e quindi ho deciso di aspettare qualche giorno prima di esprimere le mie considerazioni su quanto è emerso dall’ultimo WWDC (Worldwide Developers Conference) tenuto da Apple lunedì scorso. Ormai è passata più di una settimana dall’evento ed è stato già detto più o meno tutto quello che si poteva dire quindi cercherò di essere breve per non annoiarvi eccessivamente con la mia triste disillusione. Anche perché il titolo di questo contributo sintetizza brevemente quello che penso attualmente di Apple.

wwdc2013

Sinceramente non capisco come un’azienda del livello di Apple riesca a fingere tanto entusiasmo presentando pseudo-rivoluzioni che utenti di altri sistemi hanno già da tempo e trovo questa strategia di marketing estremamente controproducente nei confronti di quelli che anni addietro sono stati gli early adopters della seconda era targata Steve Jobs. Di tutto il marasma che è stato presentato lunedì scorso l’unica novità degna di nota sono forse i Mac Pro che non sappiamo se e quando avremo la fortuna di vedere in Europa.

Per il resto, passatemi l’eufemismo, è tutta aria fritta che non aveva necessità di essere presentata in pompa magna come è stato fatto soprattutto cercando di far passare tutto come l’innovazione del secolo. Il redesign di iOS non lo vedo così straordinario soprattutto da un punto di vista di user experience: c’è stato un cambiamento del tema grafico (icone, pattern, pulsanti ed elementi grafici vari) sono passati da un plasticoso 3D ad un piatto 2D ed è stata introdotta qualche scorciatoia permettere al dispositivo di risparmiare un po’ di batteria arrivando a fine giornata o passare da un’applicazione all’altra in maniera più agevole. Con quello che mediamente si spende per un iPhone, considerato il fatto che queste funzionalità su un concorrente a caso come Android sono presenti da diversi anni, sono funzionalità che arrivano almeno con un paio d’anni di ritardo. Presentarle in questo modo e per di più far aspettare fino a settembre i tuoi utenti per poterle utilizzare mi sembra una presa in giro bella e buona nei confronti di coloro che hanno più di un neurone in testa.

Per quanto riguarda Mac OS X non vedo ugualmente stravolgimenti o innovazioni tali da rivoluzionare l’esperienza utente ma solo tanti piccoli accorgimenti che non necessitavano di una nuova major release per essere introdotti.

Le mie conclusioni sono quindi che considerato l’andazzo del post-Steve Jobs quando verrà il momento di sostituire il mio MacBook (e purtroppo questo momento è dietro l’angolo) piuttosto che il mio iPhone (e questo momento è decisamente più vicino), prenderò in considerazione tutto tranne che i prodotti dell’azienda di Cupertino e non per un discorso di scarsa qualità o funzionalità (che poi alla fin fine ormai sia a livello hardware che software è un continuo rincorrersi a vicenda) quanto per un discorso di spocchiosità nei confronti dell’utenza che non accetto e ritengo offensivo.

Quindi cara Nokia piuttosto che cara Asus, se volete dare il colpo di grazia ad Apple per quanto riguarda il mio microcosmo parliamone 😉

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