Con la diffusione sempre maggiore sul mercato consumer oltre che su quello prosumer delle reflex digitali si è diffuso sempre di più il problema della polvere sul CCD, il sensore digitale che costituisce il cuore della macchina fotografica. Tale problema è dovuto al fatto che nelle reflex a differenza delle compatte si cambia spesso obiettivo (è questo uno dei tanti pregi di questo genere di macchine) e cambiando obiettivo la polvere si deposita inesorabilmente sul sensore della nostra beneamata macchina causando dei fastidiosi puntini neri sulle foto che poi andremo a scattare.
C’è chi come la Olympus ha fatto ormai da anni di necessità virtù, inserendo nelle proprie macchine fino dagli albori (chi se ne intende ricorda la gloriosa E-1) un sistema di pulizia tramite ultrasuoni e vibrazioni del CCD che si attiva ogni volta che si cambia obiettivo. C’è chi fino all’ultimo ha negato l’esistenza del problema iniziando nel silenzio una lenta conversione come la Canon che con la eos 400D, macchina rivolta al mercato consumer, ha introdotto un sistema di pulizia ad ultrasuoni mentre nella eos 30D uscita quasi in contemporanea alla sorellina minore e rivolta al mercato prosumer non si vede nenache l’ombra di tale sistema. C’è chi continua a produrre come sempre ottime macchina come Nikon e del problema non ne vuole sentire parlare (tutte le Nikon non hanno sistemi di pulizia del CCD).
Ora chi ha una macchina senza sistemi integrati di pulizia del sensore e la utilizza spesso in modo professionale penso che si sia scontrato con il problema in quanto o lo avrà riscontrato e ne teme in religioso silenzio la comparsa qualche giorno. E tra coloro molti hanno sentito o letto di liquidi strani e di spatole magiche per risolvere il problema ad un prezzo elevato quanto il rischio senza dover portare la macchina in assistenza. Bene è a coloro che mi rivolgo segnalando quest’ottima guida che ho trovato sul sito di un italiano appassionato di fotografia che vive in Brasile.
Non dovete acquistare nulla di particolare o di non commercializzato in Italia, ci vuole solo un attimo di attenzione e caricando elettrostaticamente un pennello con setole acriliche con una bomboletta di aria compressa e passando tutto dolcemente sul sensore la polvere dovrebbe rimanere attaccata alle setole del pennellino…
Naturalmente vi consiglio di leggere attentamente la guida ed in particolare le note a fondo pagina che recitano:
Per quanto le procedure descritte siano state testate e ritenute sicure, non sono prive di rischi. Se non vi sentite in grado di replicarle esattamente, o non siete sicuri dei materiali da utilizzare, non tentate. Rimandate la macchina all’assistenza autorizzata. Nadir e Mike Ronchi non si assumono alcuna responsabilità per eventuali danni causati dall’applicazione di quanto suggerito nell’articolo.
Quindi calma e gesso e vedrete che la polvere se fate tutto con attenzione scomparirà.
Buona pulizia a tutti