Oggi tornando a casa da Torino come i tutti i finesettimana come sono salito sul treno ho avuto una sorpresa sicuramente inattesa: decine di copie gratuite del Corriere della Sera erano presenti in ogni carrozza. Che dire: lì per lì sono rimasto stupito dal fatto, perchè in 4 anni di intesissimi viaggi sulle nostre beneamate ferrovie il massimo che mi era capitato di trovare era qualche copia di Leggo o di City. E la differenza di valore tra un quotidiano che ha una tiratura dalle 600 mila copie in su (oggi erano 928 e rotte) per lo più nuovo di zecca ed un quotidiano gratuito già letto da qualcun altro e magari tutto stropicciato c’è, anche se il quotidiano non è tra i tuoi preferiti.
Sarà che da quando Paolo Mieli è sceso in campo schierandosi più dalla parte dell’Unione che altrove, mi ha un pò deluso perchè fino a quel momento lo ritenevo (forse, anzi sicuramente a torto) l’unico quotidiano super partes o quasi.
Sarà per il fatto che i successi passati della versione cartacea e quelli presenti della versione online, hanno dato un pò alla testa all’ambiente, che si pone con quell’arroganza ed un filo di presupponenza nei confronti dei più deboli che ne sta lentamente sancendo una caduta di stile e di popolarità (perchè non vengono sistematicamente le fonti da cui i giornalisti prendono spunto per gli articoli, per sempio !?!).
Fatto sta che adesso a quanto pare sono passati al controattacco pressati dall’impressionante crescita di Repubblica e dal riverdimento del La Stampa del suo sito web. Secondo me se pensano di “comprarsi” i lettori regalandogli una volta ogni tanto una copia cartacea del loro “prestigioso” giornale alle 17,40, quando le notizie che riporta sono ormai stravecchie, hanno proprio sbagliato strategia di rilancio.
Mi sbaglierò ma al Corriere delle sera le cose hanno preso una brutta piega… staremo a vedere se mi sbaglio.
3 risposte su “Il Corriere della sera le prova tutte…”
Saranno gli incentivi statali all’editoria basati prevalentementre sulla tiratura?
Vedere Report per documentarsi.
Si questo lo sapevo, ma io non ero sulla TO-MI ho preso un treno diretto ad Arquata Scrivia, non so se mi spiego, ad Asi si è praticamente svuotato e prima non è che fosse pieno. Forse c’erano più copie del Corriere che persone a bordo.
Comunque in effetti il declino non è incominciato adesso ma è già da tempo che la parabola ascendente del Corriere a livello di popolarità è iniziata
Il Corsera ha questa strategia da almeno due anni.
Periodicamente lascia sulla To-Mi pacchi di quotidiani per libera lettura.