A quanto pare la destra nazionalista e xenofoba francese “capeggiata” da Jean Marie Le Pen sta tentando il tutto per tutto pur di arrivare a conquistare l’Eliseo: anche di andare contro i propri principi etico/politici che l’hanno contraddistinta nel panorama politico di nostri vicini d’oltralpe e le hanno dato un’inaudita fama e popolarità in tutto il mondo.
Che il movimento politico che ha già fatto tremare più volte la democrazia francese si stia avviando verso una conrversione inaspettata dal grande pubblico? Oppure soltanto un’abile mossa per far discutere e parlare di se visto l’avvicinarsi delle elezioni politiche del 2007?
In ogni caso l’abile mossa dello stratega Le Pen ha avuto i suoi risultati perchè se ne parlano anche i più grandi quotidiani italiani non oso pensare cosa abbia scatenato tale campagna elettorale in Francia. Io non so il francese comunque da una traduzione presa dal Corriere.it ecco cosa è riportato nel manifesto che rappresenta la pietra dello scandalo: la destra e la sinistra «hanno tutto distrutto», nazione, laicità, promozione sociale, integrazione.
Io sinceramente non credo molto all’improvvisa conversione di Le Pen e del suo partito e a tutto questo buonismo verso quello che fino a poco tempo addietro era il nemico numero uno per la Francia, a detta del quantomeno originale e sicuramente estremo politico francese. Come dire, c’è qualcosa che mi puzza.
Il lupo perde il pelo ma non il vizio, dice un vecchio proverbio e secondo me in questo caso ci troviamo di fronte all’ennesima trasposizione politica di tale detto popolare. Ormai il Fronte nazionale francese conta di un elettorato abbastanza consolidato e sufficientemente numeroso da mettere “paura” ai diretti concorrenti: la sinistra sempre più unita di Ségolène e una destra in preda ad una crisi interna sulla candidatura di Sarkozy.
La compagna elettorale giovane e moderna è stata organizzata dalla figlia di Le Pen, Marine, che ha arruolato per l’occasione un schiera di quarantenni laureati in Scienze politiche e professionisti del marketing che secondo me hanno centrato pienamente l’obiettivo puntando su uno svecchiamento dell’immagine austera ed estremista del Fronte ed optando per una comunicazione più moderna e diretta costituita da blog, siti internet e manifesti e non dal solito mattone ideologico per conquistare la Francia degli indecisi, di coloro che non hanno ancora le idee chiare e che sicuramente come al solito decideranno le sorti del Paese.
Staremo a vedere come andrà a finire.