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Quando essere bravi non basta

Nel calcio a volte essere dei bravi giocatori non basta. Spesso conoscere il regolamento è la carta vincente per fare la differenza. Naturalmente ignorarlo o conoscerlo parzialmente ha l’effetto contrario, ovvero quello di portare solo risultati negativi o comunque non soddisfacenti e di perdere tanto fiato prezioso sul campo per difendere dei “diritti” che in realtà non esistono.

Un esempio? Su calcio d’angolo il fuorigioco non è un’infrazione (anche perchè sarebbe difficilmente rilevabile). Come del resto anche su rimessa laterale, o quando il giocatore che si trova oltre la linea immaginaria del pallone e del penultimo avversario si trova ancora nella propria metà campo. Infine anche quando l’azione ha inizio da un calcio di rinvio tale comportamento non costituisce un infrazione e non può essere sanzionato con il provvedimento disciplinare previsto in questi casi: un calcio di punizione indiretto.

Naturalmente non sono cose che mi invento io, ma il tutto può essere trovato sul Regolamento del giuoco del calcio (scaricabile dal sito dell’A.I.A. – Associazione Italiana Arbitri). La regola che tratta nello specifico il fuorigioco è la 11. E a pagina 93 del libricino che consiglio a tutti gli addetti ai lavori od appassionati (magari in quegli interstizi in cui non si sa cosa fare) oltre a tante cose importanti recita quanto segue:

NON INFRAZIONE
Non vi è infrazione di fuorigioco quando un calciatore riceve direttamente il pallone:
• su calcio di rinvio, oppure,
• su rimessa dalla linea laterale, oppure,
• su calcio d’angolo

Più chiaro di così credo che non si possa essere: nelle situazioni elencate sopra la posizione di fuorigioco non è un’infrazione. Lo sapevate che era così? Naturalmente il quesito è rivolto ai non arbitri. Loro si spera che lo sappiano.

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