Categorie
Pensieri Personale

Il Fariseo ed il Pubblicano nel web 2.0

Di recente ho ritrovato la retta via e sto ricominciando ad andare a messa la domenica mattina. Magari non ve ne pò fregà de meno come dicono a Roma, “convertitevi e pentitevi” è la mia risposta (come dice Padre Fedele Bischeglie). Ok, credo che le mie quattro cazzate introduttive le ho dette. Passiamo al sodo. Il sodo è che il nuovo parroco, Don Michele, è “un tipo avanti” perchè per misurare la popolarità dei Santi usa Google ed il numero di pagine di risultato collegate al nome di ciascun Santo (e non sto scherzando, è davvero così), mentre il nuovo vice-parroco, Don Claudio, ha vinto tanti premi con i punti delle merendine e dalla stazza che ha si vede che ne ha mangiate tante!!!

Fatto sta che il rinnovamento ai vertici della parrocchia ha portato un ringiovanimento, se non altro nel modo di confrontarsi con i fedeli, che mi ha fatto tornare il “piacere” di andare a messa. Dove voglio andare a parare è molto semplice: nella lettura del Vangelo di oggi c’era un’attualissima parabola di Gesù che vi riporto qui di seguito.

Disse ancora questa parabola per alcuni che presumevano di esser giusti e disprezzavano gli altri: “Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adulteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo. Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore. Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell’altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato”.

Ero fortemente tentato di fare un mash-up della cosa ma poi la mia rinnovata fede mi ha fermato. Nell’omelia il parroco ha posto l’accento sul fatto che presentarsi a Dio vantandosi di quanto sia fatta bene la propria “raccolta” punti sia un atteggiamento a dir poco bieco e meschino.

Ogni riferimento a persone, cose o raccolte punti del web 2.0 è puramente casuale. Le mie riflessioni personali sono facilmente deducibili e le vostre quali sono?

P.S. Come al solito mi sono scordato di dire la mia preghierina per aiutare il Milan a fare meno schifo del solito in campionato ed i risultati si vedono. Purtroppo. Per la serie Dio c’è ed io ne ho le prove.

13 risposte su “Il Fariseo ed il Pubblicano nel web 2.0”

Juventinissimo, Davide. Ma francamente non riesco a vedere la “rocciosità” della mia posizione.
Ecco, vedi dove sbagli secondo me? Zalayeta non ha affatto saltato Buffon in uscita, ma si è buttato ben prima di arrivargli a contatto. E la differenza mi sembra palese: nel primo caso è rigore, nel secondo da regolamento va punita la simulazione. L’attaccante non ha mica evitato Gigi – attenzione – anzi si è limitato a simulare un fallo che non ha mai avuto luogo, e che Bergonzi ha punito (peraltro in modo sbagliato, perché in quel caso sarebbe stato rosso diretto).
Ho la bellezza di 4 amici arbitri, no lie, di cui uno a livelli professionistici. Proprio per questo ho sottolineato che sei il primo da cui sento quest’interpretazione. 🙂
Il regolamento parla anche di simulazione, o sbaglio?

Detto questo, sono daccordo nel sostenere che il primo rigore sia mille volte più scandaloso di questo.

@Dave

Il fatto che non ci sia stato il contatto è perchè Zalayeta lo ha evitato. Non è che uno si deve fare spezzare per forza la caviglia per vedersi fischiato un rigore contro.

Se non hai sentito nessuno che concorda con questa versione è perchè magari non ti sei imbattutto in nessuno che conosce il regolamento.

Ma ripeto che se Juve e Napoli sabato sera stavano giocando a calcio, allora i giocatori dovevano attenersi alle regole di questo gioco che non ho scritto io ma che finchè ci sono e sono scritte così vanno applicate.

Tu fossi stato nel povero panterone cosa avresti fatto ti saresti preso il calcione di Buffon a piedi uniti o l’avresti saltato? Mi sembra evidente la risposta a meno di sadomasochismo.

Ma sei juventino? No perchè per arroccarti così su una posizione come dire “rocciosa” mi sorge il dubbio

E quindi punisci prima l’uscita rocambolesca di Buffon che la simulazione grossa come una casa del panterùn Zalayeta?
Non sorprenderti se ti dico che sei il primo in assoluto da cui sento una simile opinione (arbitro o non arbitro). E suppongo anche l’ultimo.
Ad ogni modo, credo che non sarò certo io a farti cambiare idea, a questo punto.
Ti faccio solo notare l’ultima riga del tuo ultimo commento: “SE…CI SAREBBE STATO”. Appunto, ma non c’è stato, e tutto ciò che c’era da sanzionare è rappresentato dal tuffo “alla Cagnotto” dell’attaccante partenopeo. 😉

Alla prossima dai,

Davide

@Dave

Il regolamento (ho linkato la regola nel commento di prima non sono cose che mi invento io) parla chiaro: “dare o tentare di dare un calcio ad un avversario” il contatto è un optional basta che ci sia l’intenzionalità come in questo caso.

Poi ripeto che Zalayeta ha scelto un modo molto plateale per evitare la botta sulle caviglie a piedi uniti di Buffon, ma questo non conta (se vedi c’è anche una trattenuta ed una spinta di Legrottaglie da dietro).

C’è poco da discutere: c’è il fallo di Buffon ed il rigore. Anche perchè Zalayeta si tuffa (goffamente) quando si accorge che è sul punto di non ritorno ovvero l’ultimo punto “buono” in cui per la velocità dell’azione puoi far qualcosa per evitare l’avversario. In questo caso tra la velocità di Buffon che scivolava a corpo morto e lo slancio dell’uruguaiano se uno dei due in quell’istante non avesse fatto qualcosa per evitare l’altro ci sarebbe stato il contatto.

Tutto giusto, per carità, ma il fatto è che il fallo di Buffon non c’è stato, semplicemente perché il contatto non è mai avvenuto (come avrai notato, Zalayeta si tuffa nettamente prima di scontrarsi con Gigi).
Come dire: il tuo discorso regge in presenza di un effettivo contatto fra portiere ed attaccante, ma qui si tratta di una simulazione bella e buona, da punire mille volte prima dell’uscita di Buffon.

Sei arbitro? Eh, allora voglio sperare che tu sia dell’Inter o del Milan, perché qua c’è proprio poco da discutere. 🙂

Ciao,

Davide

@Dave

1) Alla parrocchia di San Giuseppe Artigiano meglio nota come Don Bosco di Alessandria

2) Premetto che non mi interessa niente nè della Juve nè del Napoli, però Buffon dalle immagini che ho visto esce in scivolata a corpo morto ed a pieni uniti disinteressandosi del pallone che come si può vedere gli sfila a fianco senza che lo prenda. Zalayeta ha scelto la soluzione più plateale ma se non schivava Buffon in qualche modo ci sarebbe stato il contatto ed in questi casi qui i danni sono sicuri (se gli rimaneva la caviglia sotto si rompeva tibia e perone).

Il contatto non c’è stato ma il fallo di Buffon si. Il portiere non può uscire a “valanga” perchè sino a prova contraria non ha la “licenza di uccidere”. Se Buffon fosse stato in grado di uscire in scivolata per prendere il pallone ed arrestarsi senza arrecare danno a Zalayeta ed impedirgli di giocare il pallone non ci sarebbe stato niente da ridire. In questo caso era in ritardo nell’uscita e ha volutamente fatto un intervento scomposto per impedire a Zalayeta di continuare senza impedimenti la propria azione.

L’arbitro ha fatto quello che doveva fare (vedi Regola 12 Calcio di punizione diretto dare o tentare di dare un calcio ad un avversario). Io avrei espulso il portiere perchè con l’intervento metteva a serio rischio l’integrità fisica del giocatore avversario oltre a privarlo di una chiara occasione da gol.

Il problema è che molti tifosi ma anche molti giornalisti del settore alla “Biscardi” il regolamento non lo conoscono e pensano che la moviola in campo risolverebbe tutto. Se ci fosse un pò più di conoscenza delle semplici regole del calcio da parte di tutti questi equivoci da baraccone non succederebbero. Ma sappiamo tutti benissimo che ai mass media le polemiche fanno comodo perchè sollevano dibattiti e sui dibattiti loro ci tirano su trasmissioni che fanno non poco audience.

Un arbitro di Alessandria

Commento con due bei off-topic, se me lo permetti:

1) Don Michele, il nuovo parroco “2.0”, dove predica? Sono di Alessandria ma – ahimè – non lo conosco. Dev’essere forte, comunque. 😀

2) Come ti ho già detto su Twitter, secondo me la squalifica a Zalayeta è sacrosanta. Lì non si trattava di finire addosso al portiere, anche perché se noti lui si tuffa molto prima del possibile contatto. Insomma, è simulazione bella e buona.

Alla prossima e complimenti per la rinnovata Fede 🙂

Rispondi

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: